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28 Settembre 2020animali domestici / cani / gatti / microchip / sanzioniIl microchip è una capsula di vetro biocompatibile che contiene i dati segnaletici del cane o gatto e del loro proprietario.  Il microchip viene inserito sotto pelle con una siringa, come avviene per una normale puntura, di solito nella zona sinistra del collo, è indolore e non crea nessun disturbo all’animale. Naturalmente il microchip viene impiantato dal medico veterinario, che provvede al tempo stesso ad iscrivere l’animale nell’anagrafe animali d’affezione, indicando : il numero del microchip i dati del proprietario i dati dell’animale Quando si mette il microchip? Intanto il microchip è obbligatorio, a stabilirlo è Legge 14 agosto 1991, n.281, che impone a tutti i proprietari di cani di iscrivere il proprio all’ anagrafe canina regionale, identificandolo attraverso un microchip sottocutaneo. La stessa legge ne prevede anche la comunicazione in caso di cessione del cane ad altro proprietario l’avviso in caso di decesso del cane. Detto ciò, l’iscrizione all’anagrafe canina regionale ed il microchip deve essere impiantato nel cane  entro trenta giorni dalla nascita o entro quindici giorni dal momento in cui ne entra in possesso e comunque prima della sua cessione a qualunque titolo.   Quanto costa mettere il microchip al cane o al gatto? Fermo restando che il microchip ad oggi (settembre 2020) è obbligatorio per i cani  su tutto il territorio nazionale, e per i gatti  solo nella regione Lombardia da gennaio 2020, il costo per il suo impianto varia da regione a regione e se eseguito privatamente o presso una ASL. Infatti, possiamo avere costi per 10 euro ai 50 euro se effettuato presso uno studio medico veterinario, e dai 5 euro ai 10 euro se effettuato presso una Asl. Così come varia il costo da regione a regione per impiantare un microchip, anche le sanzioni variano in caso di omissione del dispositivo, e si va dai  € 104,00 a € 259,00. Perchè è obbligatorio il microchip? L’obbligo di impiantare il microchip, nasce dall’esigenza di limitare il randagismo, identificare il cane in caso di smarrimento, ma anche per verificarne le vaccinazioni, la proprietà ed impedirne la successiva vendita non autorizzata . Naturalmente, ogni variazione per cambio di residenza, o di proprietà o in caso di decesso del nostro animale,  dovrà essere comunicata entro e non oltre 15 giorni al nostro veterinario o alla Asl di competenza.     [...]
2 Aprile 2021animali domestici / consigli utili / gatti / malattie gatto / raffreddore gattoGatto raffreddato, come riconoscere i sintomi e come curare i disturbi del raffreddore nei gatti con rimedi naturali, o quando è il caso di rivolgersi al veterinario. Quante volte vi sarà capitato di vedere il vostro gatto starnutire continuamente, con il naso che cola e gli occhietti lacrimosi? Tutti sintomi evidenti che il vostro amico a quattro zampe ha preso il raffreddore, un po’ come capita a noi umani. Vuoi per gli sbalzi di temperatura nel cambio stagione o per difese immunitarie basse, per i gatti che vivono molto all’aperto o in colonie, contrarre il raffreddore non è poi così inusuale. La trasmissione da gatto a gatto è molto frequente, perchè per sua natura il raffreddore è molto contagioso. Attenzione però, il raffreddore del gatto non viene trasmesso a noi umani perchè ha origine diversa. Quello dei gatti è originato da Herpesvirus, Calicivirus o Clamydia ( malattia piuttosto importante per la quale è necessaria la vaccinazione), mentre il raffreddore umano può dipendere da un semplice raffreddamento o da Rhynovirus . Come riconoscere un banale raffreddore da una malattia più importante? Quando un gatto è raffreddato mostra grosso modo gli stessi sintomi degli umani, come il naso che cola, gli occhi arrossati, starnuti frequenti, inappetenza e temperatura più alta del normale. Però dobbiamo prendere in considerazione anche altri fattori, per capire se si tratta di raffreddore o di una allergia a qualche pianta o prodotto che usiamo in casa. Intanto, verificare se la temperatura del gatto è superiore ai 39 gradi ( tra i 38 e 39 gradi è normale), se le secrezioni nasali sono composte da muco e sangue, se ha difficoltà a respirare, tosse ed inappetenza. Come curare il gatto con raffreddore? Quando questi sintomi sono persistenti, è fortemente consigliato rivolgersi al proprio veterinario, che interverrà con le opportune cure antibiotiche, antistaminici o antinfiammatori per contenere il sintomi . Assolutamente vietato l’uso dei nostri farmaci per curare il raffreddore del gatto, lo condurrebbe alla morte certa! Si può al contrario, ricorrere a cure omeopatiche, alleviare l’irritazione agli occhi o al naso pulendoli con batuffoli imbevuti di camomilla tiepida, ed aiutarlo nella respirazione con l’aerosol, sempre però prescritta dal veterinario. Per stimolare il suo appetito, si consigliano cibi morbidi, brodi dove inumidire le crocchette, ed assicurarsi che abbia sempre a disposizione acqua fresca e pulita per idratarsi correttamente. Naturalmente il gatto quando è raffreddato, ha bisogno di tranquillità, silenzio, ed un luogo caldo e confortevole dove poter riposare sereno, senza altri gatti o animali domestici, un po’ quello che cerchiamo anche noi umani quando siamo un po’ ” acciaccatelli “. continua a seguirci, iscriviti alla nostra newsletter [...]
1 Giugno 2021animali domestici / cani / consigli utili / curiosità / gattiL’allergia la pelo del cane o del gatto può insorgere in maniera improvvisa anche dopo tanti anni di convivenza senza alcun sintomo. Come riconoscerla e come rimediare?  Innanzitutto va detto che l’allergia ai peli degli animali domestici, si sviluppa a causa della presenza di allergeni nel pelo dell’animale, nella saliva o nelle cellule morte della loro pelle, che si diffondo nell’aria e permangono per lungo tempo sulle superfici. Questo fa si che pur non avendo un contatto diretto con l’animale, i sintomi si possano manifestare ugualmente. Allergia al pelo del cane come si manifesta? I sintomi possono essere differenti, ma tra gli effetti più comuni troviamo Orticaria Eruzioni cutanee (dermatiti ) Congiuntivite Asma Rinite con tosse e starnuti Problemi respiratori Lacrimazione Sintomi simili si potranno manifestare anche per allergie ai peli del gatto, con manifestazioni di : starnuti prurito nasale naso che cola naso chiuso (congestione e gonfiore delle mucose del naso) lacrimazione prurito e arrossamento agli occhi. inoltre, l’allergia al pelo del gatto può indurre ulteriori fastidi, come il prurito sulla pelle, che può essere più o meno intenso e persistente in relazione alla sensibilità individuale e alla quantità di allergeni alla quale si è esposti. Il motivo è comunque sempre lo stesso, ovvero il quantitativo di allergeni ai quali ci si espone, non solo al contatto diretto con l’animale, ma anche quando indossiamo indumenti o tocchiamo tessuti che sono venuti a contatto con il pelo del gatto. Non di rado, tra le manifestazioni di allergie ai peli del cane o del gatto, ci sono anche macchie sulla pelle e pomfi arrossati su viso, tronco e braccia. Cosa fare in caso di allergie al pelo del cane? Innanzitutto, prima bisogna stabilire la reale causa delle manifestazioni allergiche, attribuendola effettivamente al pelo del cane o del gatto che vive con noi, e questo può essere stabilito solo da un medico, al quale riportare tutta la sintomatologia accusata, le circostanze in cui si manifestano e la loro durata. Dopo di che, sarà lo stesso medico, a consigliarci eventuali esami allergologici specifici, come ad esempio il prick test . Appurata la reale allergia ai peli del cane o del gatto, per prima cosa possiamo adottare comportamenti domestici più adeguati, come evitare che il nostro cane o gatto dorma sul nostro letto, divano, o che entri nella nostra camera da letto, lavarci le mani ogni qualvolta tocchiamo la loro ciotola o raccogliamo in giro i loro giochi. Areare bene gli ambienti, e se possibile sanificare adeguatamente tappeti, coperte, materassi e tutti gli arredi con tessuto ( divani, poltrone, … ) . Evitare assolutamente rimedi fai da te con l’uso di farmaci inadeguati, ma attenersi alle disposizioni del nostro medico e delle eventuali immunoterapie consigliate per non incorrere in sintomatologie molto più gravi, come crisi asmatiche o allergie molto più gravi. continua a seguirci, iscriviti alla nostra newsletter [...]

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